Oggi propongo un dolce che per i non liguri risulterà molto particolare. Sfrutta la dolcezza naturale della farina di castagne, ha un costo irrisiorio e deriva dalle necessità contadine di poter servire anche un dolce pur non avendo nulla. La castagna infatti è detta "maiale dei poveri" perchè si presta a mille unterpretazioni.
Con gli stessi ingredienti riiusciamo anche a ricavare dei particolarissimi testaroli di castagna che io ho accompagnato al pesto di salvia che con la sua asprezza bben si sposa al dolce della castagna.
Ingredienti:
- 500 gr. farina castagna
- 30 gr. pinoli
- 50 gr. uvetta
- semi di finocchio
- olio evo
- acqua q.b
Mettiamo la farina in una boule.
Aggiungiamo acqua mescolando con una frusta sino ad avere un composto liscio e abbastanza fluido, come una pastella.
Ungiamo una teglia e versiamoci il composto con uno spessore di circa 1/2 cm. Uniamo i pinoli, l'uvetta ammollata per 20 minuti in acqua tiepida e i semi di finocchio, completiamo con un giro d'olio evo.
Inforniamo a 180/200° per circa mezz'ora.
Con l'impasto avanzato facciamo i testaroli: scaldiamo per bene una piastra antiaderente e versiamoci un mestolino di pastella. Quando inizia a fare le bolle giriamo il testaieu con una paletta; facciamolo cuocere anche dall'altro lato e togliamolo dal fuoco.
Serviteli caldi con il pesto di salvia che non è altro che il classico pesto genovese in cui il basilico viene sostituito dalle foglie di salvia.
BUON APPETITO!!!!!!!!
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