venerdì 29 marzo 2013

Collaborazione con Bisson Vini



Sono veramente orgoglioso di potervi presentare questa fantastica ditta che produce ottimi vini da vigneti autoctoni, persi nei meandri del tempo e pazientemente recuperati. Ultimamente sono balzati, con merito, agli onori della cronaca grazie al metodo innovativo e particolare di vinificazione del loro spumante Abissi; l'affinatura dello spumante avviene nelle profondità marine della Riserva di Portofino.

"I vini Bisson nascono agli albori del 1978 quando Pierluigi Lugano, maestro d’arte e sommelier affermato, conscio delle potenzialità che intuiva esser nascoste negli aspri vini dei contadini liguri, decide di tentare “l’avventura” di valorizzazione delle uve della Riviera Ligure del Levante.
Si inizia ad acquistare piccole partite d’uva dai contadini sparsi sul territorio ed a vinificarle nella propria cantina portando avanti, con tecniche moderne di vinificazione, numerosi esperimenti per capire come trattare le uve locali.
Gli ottimi risultati ottenuti, hanno permesso di far “rivivere” quei vini liguri autoctoni che ormai erano praticamente scomparsi, come per esempio la“Bianchetta Genovese” ed il “Ciliegiolo” e di creare nuove intuizioni come il “Musaico”, vino rosso di spiccata personalità.
Dopo alcuni anni passati a vinificare uve acquistate, consci del fatto che il vino nasce “in vigna”, si decide di impiantare Vigneti in proprio, al fine di realizzare un pieno controllo del processo qualitativo dei propri vini.
La coltivazione a “rigorosa limitazione di Fitofarmaci” è l’ultima sfida che si sta portando avanti, con estrema convinzione, nei propri vigneti a garanzia di qualità e genuinità."


Il primo vino che vi voglio presentare è la Granaccia IGT: colore rosso rubino impenetrabile. Profumo fitto, avvolgente e continuo. Le more mature, i cespugli di mirto e le resine dei pini marittimi sono le sensazioni olfattive che inondano il bicchiere. Sapore pieno, polposo e interminabile nelle sue sensazioni di grande carattere con una nota finale, piacevolmente amarognola, che lo contraddistingue da qualsiasi vino rosso.
Si accosta a piatti di carne rossa e formaggi di lunga stagionatura.




Passiamo adesso ad un altro vino rosso tipico, una cuvèe di uve Dolcetto e Barbera cresciute sulle colline di Trigoso: colore rosso rubino intenso. La maturazione in barriques da 550 litri conferisce al vino, oltre ai profumi propri del Musaico tradizionale, sentori di vaniglia, liquirizia e pepe nero. Sapore morbido e vellutato molto persistente.
Si accosta sapientemente a piatti di carne rossa, funghi e formaggi stagionati.



Ed ecco la versione barricata del Musaico:Colore rosso rubino intenso. La maturazione in barriques da 550 litri conferisce al vino, oltre ai profumi propri del Musaico tradizionale, sentori di vaniglia, liquirizia e pepe nero.


Sapore morbido e vellutato molto persistente. 
Si accosta sapientemente a piatti di carne rossa, funghi e formaggi stagionati.
 
 
Ed ecco un vino frutto di un altro vigneto autoctono: 100% ciliegiolo
Colore rosso porpora acceso, trasparente e luminoso.
Profumo che esprime un gran fruttato con netti sentori di ciliegia, lampone, mora e frutti di bosco. Sapore secco di facile beva, di notevole sapidità e piacevole persistenza.
Accostamenti gastronomici: verdure ripiene, salumi, preparazioni di carni bianche in umido, cima alla genovese.
Ideale su piatti di pesce con preparazione in guazzetto. 
 
 
Direttamente dalle vigne di Campegli ecco sua Maestà il Vermentino: Colore giallo paglierino abbastanza pronunciato in uno sfondo a riflessi verdognoli. Profumo sfumatamente aromatico, intenso e fragrante, ricorda le sensazioni dei frutti tropicali e nel contempo della macchia mediterranea. Sapore secco pieno e persistente di beva morbida.
Si accosta a piatti di pesce con preparazione alla griglia e crostacei. 
 
Un altro grande vitigno locale, la Bianchetta Genovese, qui nella sua veste migliore: U Pastine.
Colore giallo paglierino vivace.
Vino secco dai profumi delicati e sottili, in bocca ha una buona struttura, giusta morbidezza e sapidità prolungata.
Si accosta preferbilmente a piatti di pesce al forno, verdure ripiene e formaggi di breve stagionatura.
  
 
Non posso non parlare in maniera più esaustiva di questa geniale intuizione del responsabile dell'azienda, Pierluigi Lugano: lo spumante metodo classico ABISSI
 
Condizioni ambientali per realizzare questo tipo di spumante, è noto, che necessitano di un ambiente che possegga le condizioni di temperatura e luce particolari (grotte e cunicoli sotterranei).
"Guardandomi attorno e pensando agli antichi relitti dei galeoni in fondo al mare, che più volte hanno restituito prodotti alimentari (vino) ottimamente conservato dalla caratteristiche organolettiche intatte.""Coniugando la mia passione per il vino e il mare, ho pensato che l’ambiente ideale poteva proprio essere il fondale marino. Profondità 60 mt, temperatura costante +15°, penombra, contropressione e una serie di fattori favorevoli per ottenere in questo contesto ideale lo spumante più esclusivo!"
La scelta della località, anche grazie alla collaborazione dell’Area Parco Marino di Portofino, è caduta in località “Cala degli Inglesi” proprio nel cuore del parco.

Nel corso degli anni, ultimate tutte le sperimentazioni e le ricerche, il progetto è partito e da maggio 2009, 6500 bottiglie maturano nel fondale marino.
Sarà fatto riemergere dopo 18 mesi di permanenza in acqua ed è prevista la immissione sul mercato per le festività Natalizie.
 
Fatevi un giro nel loro splendido sito internet ed entrate nel mondo della vinificazione di qualità Ligure. Cliccate QUI e conoscete tutte le loro specialità.
























































1 commento:

  1. Una bellissima collaborazione, ma non berli tutti :D :D :D
    Buona Pasqua

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